CASE STUDY: stazione estrattiva offshore di gas naturale

Tra le case study della rete Together for Tomorrow vi è anche l’intervento presso una stazione estrattiva di gas naturale al largo della costa mediterranea del Nord Africa che si è sviluppato in due fasi.

FASE 1: il committente era alla ricerca di una soluzione alternativa ai tradizionali grigliati metallici. Questi necessitano di costante manutenzione e di frequenti sostituzioni per la loro bassa resistenza all’azione aggressiva dell’acqua di mare. L’ambiente salmastro, infatti, causa la formazione di ruggine e un conseguente rapido deterioramento dei grigliati metallici, rendendo i piani di calpestio estremamente pericolosi.

Per rispondere a questa necessità l’azienda retista M.M. ha fornito 450 mq di pannelli di grigliato oltre a fissaggi angolari, tutti in PRFV (Polimeri Rinforzati in Fibra di Vetro). I manufatti in vetroresina, infatti, sono la soluzione ideale per tutte le applicazioni a diretto contatto con l’acqua salmastra perché il deposito salino sul materiale risulta nullo (come dimostrato dal test eseguito da M.M. in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma). In questo modo sono stati eliminati il problema della corrosione e i costi di manutenzione senza tuttavia trascurare l’aspetto della sicurezza. Tutte le superfici calpestabili sono state realizzate con finiture antisdrucciolo.

Fase 2: il cliente aveva la necessità di sostituire la vasca di clorazione dell’impianto di depurazione delle acque della piattaforma. La vasca, realizzata in metallo, si presentava pesantemente ammalorata sia a causa delle sostanze contenute che dell’ambiente salmastro.

L’intervento presentava diverse criticità come la scelta del tipo di resina idonea all’utilizzo della vasca e il dimensionamento delle paratoie interne e della copertura calpestabile.

Inoltre, a causa degli ingombri presenti nella zona di installazione, era necessario realizzare la vasca in due metà da posare una alla volta e poi collegarle tra loro.

Dopo un sopralluogo dei tecnici di Carbon Compositi, che hanno verificato tutte le necessità e i limiti del lavoro secondo la norma EN 13121.3, la collaborazione dello staff tecnico di Carbon Compositi e M.M. ha permesso di progettare una vasca, realizzata successivamente da Lamar Udine, in grado di rispondere in pieno alle esigenze della committenza.

L’ambiente di lavoro ha reso necessario l’utilizzo di resina vinilestere resa autoestinguente con l’aggiunta di appositi additivi e la finitura esterna con un gel coat in resina vinilestere pura con assorbente ultravioletto per resistere adeguatamente all’esposizione ai raggi UV.

Le due parti della vasca sono state realizzate con un giunto flangiato su tutta la lunghezza di accoppiamento. In fase di posa il giunto è stato ripreso internamente in modo da assicurare la tenuta idraulica della vasca.

Una volta posata sono stati installati sulle pareti laterali diversi bocchelli flangiati per collegarla alle linee dell’impianto. Tutta l’attività di installazione è stata eseguita da Carbon Compositi, mentre la gestione completa del progetto è stata seguita da M.M. in veste di Main Contractor.